mostre collettive / 2014
Rewind. Arte a
Napoli 1980-1990
Luciano Ferrara: foto di gruppo di "Evacuare Napoli" (1985). dall'alto da sinistra: Eugenio Giliberti, Gabriele Di Matteo, Fabrizia Abbagnano, Massimo Latte, Sasà Giusto, Rosa Persico, in basso da sinistra: Matteo Fraterno, Saverio Lucariello. La foto fu scattata sulla terrazza dell'Istituto Francese di Napoli |
Rewind. Arte a Napoli 1980-1990
a cura di
Angela Tecce
Napoli, Castel
Sant’Elmo
INAUGURAZIONE
VENERDÌ 19 DICEMBRE, ORE 18
In continuità con le attività e la vocazione del museo
Novecento a Napoli e con gli
incontri con gli artisti e i protagonisti proposti durante i
Giovedì contemporanei 2013-2014,
l’esposizione comprenderà
artisti, opere e documenti che descrivono gli avvenimenti di quegli anni
cruciali, delineando una
vicenda di respiro complesso, che si è mossa su piani paralleli, in cui
hanno convissuto aperture a linguaggi internazionali, sperimentazioni di
giovani e l’attività dei maestri.
L’esposizione realizzata dalla Soprintendenza Speciale
per il patrimonio storico, artistico, etnoantropologico e per il
Polo museale della città di Napoli e della Reggia di Caserta, è promossa
e finanziata dal Servizio architettura e arte contemporanee della
Direzione Generale per il paesaggio, le belle arti, l’architettura e
l’arte contemporanee del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e
del Turismo.
Rewind. Arte a Napoli 1980-1990
è dedicata alla nuova generazione di
artisti napoletani attiva negli anni Ottanta e a coloro che in quel decennio
testimoniano con il loro lavoro la svolta radicale del linguaggio figurativo che
ha fatto parlare di “fine dell’avanguardia” e presenta, tra le altre, opere di:
Carlo Alfano, Mimmo Paladino, Luigi Mainolfi, Nino Longobardi, Ernesto Tafafiore,
Francesco Clemente. Nomi che non esauriscono la ricchezza di prospettive con la
quale si è voluto rappresentare il decennio.
Sono state coinvolte nel progetto le
principali gallerie d'arte operanti in quel periodo come quella di Lucio
Amelio, Il Centro, lo Studio Trisorio, lo Studio Morra, Lia Rumma, Alfonso
Artiaco; queste ultime, ancora attive, sono state chiamate a individuare opere,
presenti in collezioni private campane, essenziali per descrivere adeguatamente
quel contesto che fece di Napoli un crocevia internazionale. Per citare alcuni
nomi degli artisti non napoletani si va da Gino De Dominicis, Alberto Burri,
Jean Michel Alberola, Joseph Beuys a Hermann Nitsch, Sol LeWitt, James Brown,
Ronnie Cutrone,
Kenny Scharf,
Luigi Ontani.
Si
ricostruiranno, inoltre, alcune
collettive di quel decennio, Evacuare
Napoli. L’ultima generazione, 1985 e
L'officina di Scafati, 1986, proponendone una lettura evocativa.
L’esposizione è curata da Angela Tecce
e si avvale del contributo scientifico di numerosi studiosi, ricercatori,
testimoni che hanno ciascuno affrontato temi e questioni critiche per
intrecciare un racconto corale: Luciana Berti, Claudia Borrelli, Renata
Caragliano, Maria De Vivo, Eugenio Giliberti, Maria Giovanna Mancini, Chiara
Pirozzi, Adriana Rispoli, Maria Savarese, Olga Scotto di Vettimo, Mario
Francesco Simeone, Stefano Taccone, Antonello Tolve, Vincenzo Trione, Alessandra
Troncone, Brunella Velardi, Andrea Viliani, Eugenio Viola, Stefania Zuliani.
Interviste a Achille Bonito Oliva, Michele Bonuomo, Bruno Corà, Jean Digne,
Nicola Spinosa, Angelo Trimarco.
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