Trascrizione del testo del contratto di affitto dell’appartamento di vico del Pero 2 - dove Giacomo Leopardi  trascorre gli ultimi due anni di vita - datato 4 maggio 1835, firmato da Michele Giura, procuratore del proprietario, il cognato Prospero Iasillo, medico fisico, ed  Antonio Ranieri, letterato

Colla presente scrittura a doppio originale ai termini dell’art. 1279 delle leggi civili si conviene quanto segue fra il signor D. Michele Giura, figlio di Donato, qual procuratore del signor D. Prospero Iasillo, con mandato di giorno 3 maggio 18trentacinque registrato li cinque detto anno. 1837 nel quarto ufficio lib. 1°: volume 316,fo 165,casel: 1ª grana venti Banchieri, domiciliato Vico del Pero n. 2, ed il signor D. Antonio Ranieri, domiciliato Strada Santa Maria Ognibene n. 26.

 

  1. Il signor Giura nell’annunciata qualità da in fitto al signor D. Antonio Ranieri una porzione del secondo piano ed è propriamente quella sporgente alla porta del vicolo, e si compone di una saletta, anticameretta, stanza di compagnia dipinta giallo di groma, tela nella soffitta, rigiole nel pavimento, da questa si passa in una stanza da letto dipinta color verde azzurro, tela nella soffitta, rigiole nel pavimento, dalla detta a dritta si ratrova uno stanzino situato a mezzogiorno dipinto color verde composto, rigiole nel pavimento e stipetto con bassoletto, e scansie, a sinistra della stessa stanza da letto vi è una seconda stanzetta da letto dipinta color turchino, rigiole nel pavimento, e tela nella soffitta, alle spalle della galleria vi è uno stanzino con carte nella soffitta, rigiole nel pavimento, e tre porte d’ingresso, da una immette nella saletta, una nella galleria, e un’altra nella stanza da letto, la cucina è fuori alla saletta, e vi sono rigiole nel pavimento, carte nella soffitta, una dispensa con ammezzato, come anche vi è una seconda dispensa all’anticamera. Tutti i corrispondenti membri sono provvisti di serramenti, bussole, telari, porte, lastre, e mascature tutte sane. La detta casa ha l’uso dell’acqua piovana tal quale si rattroverà nella lanterna, dovendola attingere fuori al ballatoio della porta d’ingresso, e mancando si serviranno dell’acqua sorgiva, che esiste a basso al portone, e propriamente nel vano in testa sotto la guardiola, anche dal quale si sottraeva nel corrispondente pozzo.

 

  2. La durata di detto affitto sarà da oggi sottoscritto giorno per fino ai quattro maggio 19trentacinque senza esservi bisogno di congedo né dall’una, né dall’altra parte.

 

  3. La pigione si è convenuta per ducati ottanta l’anno, di cui l’inquilino Signor Ranieri si obbliga a pagare nell’entrare nella detta casa la somma di ducati dieci, e li rimanenti undici mesi pagherà sempre ducati sei, e grana trenta, facendo il secondo pagamento al quattro di giugno sempre con mesata anticipata, e di moneta d’argento del regno in carlini dodici e fuori qualunque siasi carta monetata.

 

4  . È vietato all’inquilino di apporre chiodi in qualunque siasi luogo della casa: ugualmente gli rimane vietato d’introdursi persone affette da morbi contagiosi, o da tali dall’opinione dei vicini si stimasse di discredito alla casa i tal caso è tenuto a rimborsare al locatore tutti i danni e interessi, che sarà per soffrire per tale oggetto, e ciò anche che qualche individuo di sua famiglia venisse da simile morbo attaccato.

 

5.   L’inquilino Signor Ranieri si obbliga di conservare la casa nel medesimo buono stato secondo si è descritta, e di così consegnarla.

 

6  . Sempre che al locatore, e qualsiasi altra persona gli piacerà di visitare questa casa l’inquilino non potrà rifiutarsi.

 

Del presente foglio saranno formati due originali consimili, dei quali uno è rimasto al

locatore, nella annunciata qualità di sopra, e l’altra si è passato all’inquilino signor Ranieri

 

Napoli 4 maggio 1835

 

Michele Giura