Materie prime sono l’impianto
numerico delle opere combinatorie dei “quadratini
colorati”, la cera e
i
pigmenti che compongono la materia colorata dei
dipinti.
Materia prima, nella serie di
disegni di “database”, è il lento divenire di
elementi dell’ambiente in cui è situato lo
studio con il quale l’artista si confronta: il
meleto annesso al suo studio masseria
Questo moto oscillatorio,
paragonato dall’artista a una sorta di respiro,
è evidente già dalla prima sala in cui sono
esposti: un quadro combinatorio del 2023 della
nuova serie dei “quadratini colorati” (“quadro
B”) e “scodella” un’opera del 2013 della serie “cerimoniale”,
dove nel concavo della forma in cera bianca sono
incastonate in ritmo regolare sottili sezioni di
rami di melo, ricavate dalla potatura del meleto.
Nella mostra sono presenti
altri due quadri della serie dei dipinti
combinatori, il quadro C e il quadro E, ed
una serie
di pitture su carta, tutte realizzate con gli
stessi 10 colori e con la stessa materia cerosa
dei quadri combinatori, alcuni disposti sui muri
della seconda sala, altri, protetti da carta
velina visibili su un tavolo da studio.
Nella terza sala un centinaio
di disegni del “database” 2021/2022 disposti a
comporre una grande assonometria del
meleto si
confrontano con “chaise longue del contadino
colto”, opera che guarda altre opere, ponte tra
i due poli della mostra.
Ulteriore elemento della
mostra è il disegno incorniciato di un albero
caduto, accompagnato da un breve testo. E’ “l’albero
di Pitlo”, - opera già presentata in una
precedente occasione –. appello per i visitatori
a partecipare alla ricerca di un quadro smarrito…
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