Eugenio Giliberti / opere / Penelope 2018


Penelope - la tessitura

il soggiorno presso Tana

Penelope <<<<         L’altr’anno, indotto dall’aumento della superficie lavorata, dovetti dotare il pozzo di una pompa più potente. avevo già predisposto l’impianto nelle diverse aree del campo, al momento fatidico del collegamento e della messa in funzione della nuova pompa, prima si udì una serie di piccoli botti come di lontani fuochi d’artificio, poi il campo divenne una grande installazione di giochi d’acqua, con spruzzi e zampilli che era una bellezza a vedersi.

Ho quindi questo materiale e l’idea di dargli una nuova funzione. Buttarlo via mi sembrava un tale spreco!

intrecciando qualche piccolo tratto ne feci una specie di stuoino, poi, costruendo un telaio molto elementare ho capito che il materiale si prestava alla tessitura con la quale ricavare grandi teli. Così questa tessitura è diventata una specie di esercizio di disciplina, ogni giorno una nuova riga dell’arazzo.

Ma torniamo a TANA. Prendo questa mia esperienza, ne carico di materia prima l’auto e mi propongo di portar fuori il processo sperimentato dall’ambito solipsistico della mia vita in campagna.

Mi immagino quindi di creare un "cantiere" con più persone invitate partecipare al lavoro che sarà diviso in fasi temporali libere, ogni volta si decide insieme la durata della fase e un argomento (ne sarà presa nota su un quaderno), io accenderò la discussione    >>>>

Penelope - backstage dell'installazione  
Penelope, installazione presso TANA 2018